Lo studio Zermani Associati, con sede a Parma, è stato fondato nel 2008 da Paolo Zermani (Medesano, 1958) ed Eugenio Tessoni (Parma, 1967). Fra le sue realizzazioni, spiccano molti edifici sacri, come il Cimitero di Sansepolcro ad Arezzo, o risistemazioni di edifici sacri, come la riforma architettonica e liturgica della Chiesa di Sant’Andrea a Mantova, di Leon Battista Alberti. Inoltre, a luglio 2018 lo studio ha vinto il concorso internazionale per la nuova uscita del museo delle Cappelle Medicee.
Luoghi ricchi di storia, personale e collettiva
Al 2012, invece, risale la costruzione della Cappella nel bosco in località Varano dei Marchesi, frazione di Medesano, in provincia di Parma. Le radici di Paolo Zermani affondano proprio in questi luoghi, dove numerose sono le realizzazioni, come il Teatrino di Varano e un complesso di case di abitazione. Tuttavia, la cappella si trova al di fuori della frazioni, lungo l’antica via Francigena che dall’antico hospitale di Casa Faggi conduceva al Santuario di Santa Lucia e al castello del IX secolo.
La collocazione
È interessante il fatto che gli architetti scelgano di posizionare la Cappella nel bosco proprio al centro del sentiero, che si snoda tra il rio della Moglia e la forte pendenza della collina. Il pellegrino in cammino non può, dunque, fare a meno di passarci attraverso; la cappella si configura dunque come un’ulteriore tappa spirituale del cammino di pellegrinaggio.
La pianta: due linee e un punto
L’intervento architettonico è molto essenziale, riducendosi a due muri e una croce. I due setti murari, disposti perpendicolarmente, sono di altezze e dimensioni diverse: quello principale, di 9 x 6 m, è disposto fra il sentiero e il pendio, assecondando quindi le forme naturali. L’altro, più basso e corto, si configura come seduta parallela alla croce, che si appoggia al muro principale con uno dei suoi bracci orizzontali.
I materiali e la luce
Le murature sono di mattoni a vista di tipo antico rosa chiaro, il materiale principale della tradizione costruttiva del luogo, dove numerose erano le fornaci per la cottura dell’argilla. La croce, invece, è in travi d’acciaio, verniciate color ruggine; durante il giorno, la sua ombra si proietta sul muro principale, tranne che nei brevi momenti prima che il sole si nasconda dietro il monte, in cui tocca il terreno.
La Cappella nel bosco si configura, dunque, come elemento immerso nella natura, il quale trova la sua dimensione sacra proprio dal dialogo con essa. L’azione architettonica, semplice ma incisiva, ricorda molto quella di Carla Juaçaba e di Francesco Cellini nelle loro cappelle per il Padiglione Vaticano.
Sitografia e referenze fotografiche:
- wixsite.com/zermaniassociati/cappella-bosco
- com/projects/259145-zermani-e-associati-eugenio-tessoni-mauro-davoli-cappella-nel-bosco
- wixsite.com/zermaniassociati/studio
- archilovers.com/projects/69883/cappella-nel-bosco.html#images
- www.archdaily.com/308959/chapel-in-the-woods-studio-zermani-e-associati
- www.archiportale.com/news/2018/07/architettura/cappelle-medicee-%C3%A8-di-zermani-associati-la-proposta-vincente_65135_3.html