Inaugurata nel marzo del 2012 dal celebre architetto Alvaro Siza, la Capela do Monte è il cuore spirituale di un ambizioso progetto di ecosostenibilità e riqualificazione. Il Monte da Charneca era un villaggio agricolo della regione dell’Algarve, progressivamente abbandonato. Per ridare vita alla località, una coppia svizzero-americana, trasferitasi nella regione dagli anni ’80, ha investito per creare un luogo di ritiri spirituali ed ecoturismo: il Monte da Charneca Center. Già alcune case tipiche sono state restaurate e la zona è totalmente autosufficiente dal punto di vista idrico ed ecologico, in vista dell’apertura nel 2021.
Gli esterni
La Capela do Monte, che sorge nel punto più alto della tenuta, è raggiungibile solamente con un sentiero. La sua struttura è pura e geometrica: un parallelepipedo di circa 10 x 6 metri, con alcuni tagli per l’ingresso della luce e del vento. Di fronte, una piattaforma del medesimo ingombro svolge il ruolo di sagrato.
Un nartece moderno
L’ingresso alla cappella avviene attraverso una porta laterale, che immette in un piccolo corridoio. Sulle pareti dalla tonalità beige, sono raffigurate alcune scene della vita di Gesù, disegnate sempre da Alvaro Siza e riprodotte su candide piastrelle. In questo ambiente, non vi è copertura cosicché la luce e l’aria possano entrare liberamente dall’alto e da una bassa bucatura rettangolare in fondo al corridoio. Questa seconda fonte di luce, inoltre, conduce a una porta bianca, che immette nell’aula sacra.
L’aula sacra
Qui, l’ambiente totalmente bianco, dalle pareti piastrellate nella parte inferiore, è illuminato da un’apertura rettangolare sulla parete di fondo. Tutti gli arredi, in legno, sono stati progettati da Alvaro Siza: le sedie e le panche possono accogliere quasi 20 persone. Per quanto riguarda la croce, essa è, come molte croci progettate da Siza, “mutila” nella parte superiore, di modo da richiamare il tau (τ), la croce di San Francesco.
Una cappella per la natura
Nello spirito del Monte da Charneca Center, la Capela do Monte è autosufficiente perché non utilizza riscaldamento, elettricità o acqua corrente. Infatti, a garantire il calore d’inverno e il fresco d’estate sono i materiali di cui è costituita: mattoni isolanti (detti coibentati), pietra calcarea (per i pavimenti) e piastrelle.
