La Cappella del Silenzio di STUDIO associates per “I Fuori Onda”, un’associazione per ragazzi con disabilità

STUDIO associates, Cappella del Silenzio, Botticino, Brescia, 2017

Nel 2017, STUDIO associates, composto da tre giovani architetti Marco Formenti (Bergamo, 1990), Nicolò Galeazzi (Brescia, 1987) e Martina Salvaneschi (Johannesburg, 1989), ha realizzato a Botticino (Brescia) la cosiddetta “Cappella del Silenzio”. La cappella si distingue per la sua laicità, affinché possa essere un luogo dove l’uomo possa semplicemente immergersi nella natura.

STUDIO associates, Cappella del Silenzio, Botticino, Brescia, 2017
La Cappella del Silenzio, immersa nei boschi di Botticino.

La committenza

La committenza è, quindi, l’associazione “I Fuori Onda”, impegnata in progetti di autonomia e animazione di ragazzi con disabilità. Uno di questi progetti, l’Orlo del Bosco, ha portato alla costruzione di una piccola fattoria sociale su un terreno ricevuto in comodato d’uso gratuito: qui, i ragazzi dell’associazione hanno la possibilità di svolgere attività di cura dell’orto, di raccolta e di cucina. Inoltre, su questo terreno, “I Fuori Onda” hanno deciso di ritagliare un piccolo spazio sacro: la Cappella del Silenzio per l’appunto.

STUDIO associates, Cappella del Silenzio, Botticino, Brescia, 2017
La Cappella del Silenzio nel terreno dell’associazione i “Fuori Onda”.

Gli esterni

Alla sua seconda esperienza con cappelle immerse nella natura, STUDIO associates ha proposto una piccola ed accogliente costruzione dal tetto a falde. Realizzata in legno, presenta un rivestimento bituminoso per renderla impermeabile, che le conferisce anche la colorazione nera.

STUDIO associates, Cappella del Silenzio, Botticino, Brescia, 2017
Particolare della superficie in legno della cappella.

A pianta rettangolare, è fiancheggiata su tre dei suoi lati dal bosco, mentre il quarto è raggiunto da un sentiero. Accanto al semplice ingresso, è posizionato un blocco in marmo di Botticino: un triangolo scavato nella pietra raccoglie l’acqua piovana, richiamando molto un’acquasantiera.

STUDIO associates, Cappella del Silenzio, Botticino, Brescia, 2017
Il blocco in marmo di Botticino che richiama un’acquasantiera.

Gli interni

All’interno, la cappella è divisa in due spazi: il primo, basso e stretto, si configura come un piccolo atrio, illuminato da una finestrella che si apre sulla natura circostante. Il secondo, invece, più ampio, è delimitato da tre pareti e da una tenda sul fondo, per scegliere l’intimità desiderata.

STUDIO associates, Cappella del Silenzio, Botticino, Brescia, 2017
L’interno arredato con alcuni cuscini e protetto da una tenda.

Inoltre, lo spazio non è scandito da rigide panche: gli unici arredi sono alcuni cuscini che possono essere disposti liberamente. Con la tenda aperta, lo sguardo si dirige spontaneamente verso la radura, dove una stele in marmo si eleva come un antico menhir.

STUDIO associates, Cappella del Silenzio, Botticino, Brescia, 2017
Vista dall’interno della cappella verso la stele in marmo.

All’essenziale del nostro rapporto con la natura

Cura e attenzione sono alla base di questa cappella, che, nella sua semplicità, vuole aiutare l’uomo a tornare all’essenziale del rapporto con se stesso e la natura. Esploratela con il video seguente, nell’attesa del prossimo articolo (clicca qui per leggerlo) in cui analizzeremo più a fondo le scelte architettoniche, grazie alla collaborazione e alla disponibilità degli architetti.

Sitografia e referenze fotografiche: