La chiesa di San Paolo a Foligno viene costruita in seguito al terremoto che devasta la città umbra nel 1997. Il concorso, lanciato dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana) nel 1998, fu vinto nel 2000 dal progetto dello Studio Fuksas. Lo studio, composto da circa 170 professionisti e da tre sedi (Roma, Parigi e Shenzhen in Cina), è diretto da Massimiliano Fuksas e da sua moglie Doriana.
Opporre costruzione alla distruzione
Il complesso parrocchiale, completato nel 2009, è stato edificato nell’area vicino a via del Roccolo dove sorgeva un grande campo container, allestito in seguito al sisma. La valenza simbolica è quindi molto forte: opporsi alla distruzione, ricostruendo un edificio forte e stabile, un’idea simile quella di Mario Botta nella chiesetta di Mogno.
Avvicinandosi al complesso…
Fuksas, intenzionato a conferirle una dimensione sacra cioè “altra”, decide di rialzare l’intera costruzione di un metro rispetto al livello del terreno. Si tratta di una scelta adottata fin dai Greci, per definire uno spazio diverso da quello della vita quotidiana. Tuttavia, a Foligno non è un crepidoma di tre gradini a condurci al tempio, bensì un vasto sagrato in salita. Da esso, si innalza una stele alta 13 metri in cemento e marmo bianco di Carrara, realizzata dall’artista Enzo Cucchi. L’opera, in cui è scavata una grande croce latina, si pone come il primo segno identificativo della chiesa e suggerisce al passante disorientato la funzione di quelle possenti masse.
Il progetto e la pianta
Il complesso si compone di tre volumi rigidamente geometrici, in forma di parallelepipedi. Il primo, in cemento a vista, con una pianta di 30 x 22,5 metri e un’altezza di 26 metri circa, contiene l’aula liturgica principale; un secondo parallelepipedo più basso e più allungato (circa 50 m di lunghezza e 8 di altezza), sempre in cemento, ospita la canonica, la sagrestia ed altri ambienti; infine un piccolo volume vetrato, di 10 x 5 m circa, accoglie la cappella feriale e unisce i due volumi precedenti.
La chiesa: esterno…
Il volume principale della chiesa è semplice e puro. La facciata sud, quella dell’ingresso, è attraversata in tutta la sua lunghezza da una bassa vetrata, apribile in corrispondenza di tre porte. La marcata divisione tra esterno e interno, data dalle possenti pareti in cemento, è alleggerita da questo nastro vetrato, sebbene quest’ultimo non la elimini.
Nelle facciate laterali a est e a ovest, cinque irregolari aperture per lato movimentano la superficie, illuminano l’interno e sostengono dal punto di vista strutturale la particolare costruzione interna.
…e interno
Una volta superato l’ingresso vetrato, ci si trova schiacciati da un altro parallelepipedo cavo che pende dal soffitto. Quest’ultimo incornicia l’area della celebrazione ed è sorretto dalla struttura delle finestre, che dal parallelepipedo esterno arrivano fino al secondo attraverso dei “tunnel”.
La luce
Le numerose fonti di luce sono quindi posizionate in modo molto particolare. La prima, quella proveniente dal nastro vetrato, permette l’ingresso di una luce radente; la seconda, data dalle finestre irregolari, illumina scenograficamente gli elementi di maggiore importanza per la celebrazione, quali l’altare, l’ambone e il fonte battesimale; la terza proviene dal soffitto, attraverso un lucernario compreso tra il primo e il secondo parallelepipedo; infine, la quarta consiste in un altro lucernario a tre tagli posizionato al centro del soffitto.
Gli arredi
Dei lampadari, dalle forme geometriche e irregolari come le finestre, scendono per molti metri sia all’interno del parallelepipedo più piccolo, sia tra quello esterno e quello interno. Tutti gli arredi sacri (i lampadari, le sedute in quercia e gli elementi del presbiterio) sono stati progettati da Fuksas Design.
La Via Crucis di Mimmo Paladino
Oltre a Enzo Cucchi, anche un altro artista è intervenuto nella chiesa di Fuksas: Domenico Paladino. Egli si è occupato delle 14 stazioni della Via Crucis, posizionate sulle pareti del parallelepipedo maggiore. La conformazione della chiesa, con un lungo corridoio perimetrale, permette di godere a pieno dell’opera che riempie di significato questo spazio altrimenti vuoto. Realizzata nel 2007, l’opera in terracotta e ferro evoca la Passione di Gesù con pochi ed essenziali oggetti, simboli o frammenti.
Una chiesa contestata
Fuksas sceglie, quindi, di evocare la spiritualità del luogo sacro attraverso l’essenzialità e la pura geometria: non si può negare che egli non sia riuscito a creare uno spazio totalmente “altro” (e dunque sacro) rispetto allo spazio circostante. Tuttavia, proprio su questo aspetto si basano molte delle critiche che sono state rivolte alla chiesa di San Paolo: un volume troppo imponente e massiccio che non si integra con il paesaggio umbro circostante. Inoltre, sono emersi problemi a livello di riscaldamento: il parallelepipedo in cemento fatica a essere riscaldato in inverno, consumando molta energia, ma raggiungendo comunque temperature più basse di quelle esterne.
Perciò, per chi teme le temperature che il “cubo in cemento” può raggiungere sia in estate che in inverno, ecco un ottimo video per esplorare virtualmente la chiesa: www.youtube.com/watch?v=NxfNnDxz3C8
Sitografia e referenze fotografiche:
- www.archidiap.com/beta/assets/uploads/2014/09/SEC-140-Complesso-parrocchiale-S-Paolo-Perugia.pdf
- www.archidiap.com/opera/complesso-parrocchiale-san-paolo/
- www.domusweb.it/it/notizie/2014/07/04/complesso_parrocchiale_san_paolo_.html
- www.comune.foligno.pg.it/articoli/chiesa-di-san-paolo.html
- www.dibaio.com/chiesa-oggi/materiali/muratura-e-laterizi/redazionale/chiesa-di-san-paolo-apostolo-a-foligno-perugia.aspx
- www.archilovers.com/projects/18479/san-paolo-parish-complex.html#info
- www.archiportale.com/news/2009/04/architettura/foligno-inaugura-la-nuova-chiesa-di-fuksas_14837_3.html
- divisare.com/projects/2009-massimiliano-doriana-fuksas-moreno-maggi-san-paolo-church
- www.gazzettadifoligno.it/2015/02/21/la-via-crucis-di-paladino-per-foligno/
- www.meteoweb.eu/foto/accadde-oggi-26-settembre-del-1997-lumbria-le-marche-colpite-un-forte-terremoto/id/752929/#2