Un santuario per Loppiano, il cuore del Movimento dei Focolari

Centro Ave Arte, Santuario Maria Theotokos, Loppiano, Incisa Val d'Arno, Firenze, 2004

Nato intorno agli anni ’40 del Novecento grazie a Chiara Lubich e ad alcune sue compagne, il Movimento dei Focolari si prefigge di raggiungere l’unità chiesta da Gesù al Padre: “che tutti siano uno” (GV 17, 21). Il Movimento si diffonde rapidamente nel secondo dopoguerra in Italia e dal 1956 in Europa. Oggi conta 2 milioni fra aderenti e simpatizzanti, soprattutto cattolici ma non solo, in 182 paesi del mondo.

Da alcuni incontri estivi, chiamati mariapoli (città di Maria), in cui si cercava di vivere nello spirito del Vangelo, si sviluppa l’idea di fondare delle mariapoli permanenti, in cui il Vangelo fosse codice della vita di ogni giorno. Grazie alla donazione di un terreno, nel 1964 nasce la prima mariapoli, Loppiano, a Incisa Val d’Arno (FI).

Chiara Lubich, la fondatrice del Movimento dei Focolari.
Chiara Lubich, la fondatrice del Movimento dei Focolari.

Un santuario per Loppiano

Una piccola pieve risalente al XI secolo era già presente nella zona. Tuttavia, essa si rivelò presto insufficiente ad accogliere gli abitanti e i visitatori sempre più numerosi. Perciò, sin dal 1986, il desiderio di costruire un santuario è vivo in Chiara Lubich e negli abitanti di Loppiano, nonostante la posa della prima pietra avvenga solo nel 2003. Questo apparente ritardo – la dedicazione del santuario avrà luogo nel 2004, a 40 anni dalla fondazione di Loppiano – è solo questione di priorità, perché la prima chiesa da edificare non è quella di mattoni, bensì quella costituita dalle persone:

“Costruiamo non con le pietre, ma con le persone, un santuario alla Madonna”

(Chiara Lubich)

Centro Ave Arte, Santuario Maria Theotokos, Loppiano, Firenze, 2004
Loppiano vista dall’alto, con il suo nuovo santuario triangolare.

Il progetto e gli obiettivi

Il progetto del nuovo santuario, finanziato in parte dalla Cei (Conferenza Episcopale Italiana), si distingue per il suo carattere comunitario. La chiesa nasce, infatti, dalla collaborazione fra architetti, ingegneri e artisti di diversa nazionalità e religione del centro Ave Arte, un’équipe dallo spirito focolarino, guidata da Chiara Lubich e dalla scultrice Ave Cerquetti.

Fra gli obiettivi, vi era sicuramente il desiderio di riuscire a inserire armoniosamente il santuario nella natura toscana circostante, nonostante la necessità di ampi spazi. Il santuario, infatti, oltre all’aula liturgica, richiedeva la presenza di alcune cappelle, un appartamento, un auditorium e degli ambienti polifunzionali per rispondere alle esigenze di Loppiano, ormai centro spirituale del Movimento.

Centro Ave Arte, Santuario Maria Theotokos, Loppiano, Incisa Val d'Arno, Firenze, 2004
La copertura verde-azzurra che dal terreno sale fino al cielo.

Gli spazi e le forme

Viene scelto perciò di edificare un campanile triangolare di 25 metri, dalle forme della casa-torre toscana, per ospitare una cappella ecumenica e un appartamento, e due piani interrati, al di sotto dell’aula liturgica, per accogliere l’auditorium e gli ambienti polifunzionali.

Centro Ave Arte, Santuario Maria Theotokos, Loppiano, Incisa Val d'Arno, Firenze, 2004
Il campanile dalle forme della casa-torre toscana.

Il tutto è unificato da un grande tetto verde-azzurro che si stende sul complesso come un manto, quello di Maria, che accoglie tutti sotto di sé. Ma, al tempo stesso, il tetto è anche un vasto piano inclinato, che dalla terra porta al cielo, più precisamente alla Trinità, simboleggiata dalla copertura triangolare dorata del campanile. Il prato in pendio trascolora così nel cielo grazie alla copertura verde-azzurra in rame ossidato, che integra l’edificio nella natura circostante.

Centro Ave Arte, Santuario Maria Theotokos, Loppiano, Incisa Val d'Arno, Firenze, 2004
La copertura culmina nel campanile triangolare dorato, esplicito riferimento alla Trinità.

L’interno

Una grande aula liturgica, a forma ellittica, favorisce la partecipazione delle circa 800 persone che il santuario può accogliere. I banchi, disposti a ventaglio, sono stati realizzati nella falegnameria filippina del Movimento dei Focolari a Manila e si appoggiano su un pavimento leggermente inclinato verso il presbiterio per garantire una maggiore visibilità.

Centro Ave Arte, Santuario Maria Theotokos, Loppiano, Firenze, 2004
Pianta e prospetto del progetto per il Santuario di Maria Theotokos.

Le vetrate

Illuminano la chiesa tre grandi vetrate colorate, realizzate dalla pittrice portoghese Dina Figueiredo. Le due laterali, dalle linee sinuose e dai colori intensi, sono dedicate alle Via Crucis e alla Via Mariae. La prima ripercorre il dolore e la crudezza della Passione di Gesù attraverso le fredde tonalità fredde dei blu e da quelle aspre dei rossi. Non a caso, infatti, si trova sul lato sinistro della chiesa, in continuità con la zona penitenziale dei confessionali.

CDina Figueiredo, Vetrata Via Crucis, Santuario Maria Theotokos, Loppiano, 2004
La vetrata della Via Crucis della portoghese Dina Figueiredo.

La seconda, dai colori più caldi e vivaci, richiama i momenti salienti della vita di Maria. Essa si trova sul lato destro, in continuità con un’ampia parete curva che accoglie un’icona di Maria con il bambino. E’ particolarmente significativo il fatto che l’autore sia un artista di religione indù, esprimendo l’affetto che lega il Movimento dei Focolari con le altre religioni.

Centro Ave Arte, Santuario Maria Theotokos, Loppiano, Firenze, 2004
La vetrata della Via Mariae e sulla destra l’icona della Madonna col bambino.

La terza vetrata dell’artista portoghese, di forma semicircolare, si trova alle spalle del presbiterio ed è dedicata a Maria Theotokos, ossia Maria Madre di Dio, a cui è anche dedicato il santuario. Secondo Chiara Lubich, Maria, pur contenuta nella Trinità, contiene a suo modo Dio stesso: Dina Figueiredo ci mostra perciò un grande cielo blu, Maria, che contiene il Sole, Dio.

Centro Ave Arte, Santuario Maria Theotokos, Loppiano, Firenze, 2004
La vetrata centrale di Maria Theotokos, alle spalle dell’altare.

La vetrata, in corrispondenza del Sole, lascia intravedere il tabernacolo di Ave Cerquetti, una grande scultura rotonda che richiama un pane. Essa è posizionata nella Cappella dell’Eucarestia, una zona vetrata molto particolare, ricavata nello spacco tra il campanile e l’aula liturgica; illuminata, diventa di notte il punto più luminoso del complesso ed anche il più importante, contenendo l’Eucarestia.

Centro Ave Arte, Santuario Maria Theotokos, Loppiano, Firenze, 2004
La Cappella dell’Eucarestia, che contiene il tabernacolo di Ave Cerquetti.

L’unità nell’arte

Anche le altre opere del Santuario sono realizzate da artisti di provenienze molto diverse, come il portale in bronzo della scultrice argentina Maria Cristina Criscola. E’ invece la rumena Erika Ivacson che realizza sia l’altare che l’ambone, partendo da un unico blocco di pietra di Trani. A richiamare l’unità dei popoli e delle religioni, valori alla base del Movimento dei Focolari, è stata ricavata una Cappella Ecumenica e un luogo di preghiera per le Grandi Religioni all’interno della torre campanaria.

Una sosta a Loppiano appare quindi d’obbligo per vedere chiese tanto di pietre vive quanto di mattoni, valori che si concretizzano nelle forme architettoniche come nella vita di una comunità.

Centro Ave Arte, Santuario Maria Theotokos, Loppiano, Firenze, 2004
Il Santuario Maria Theotokos del Movimento dei Focolari a Loppiano.

Sitografia: